
L’osteopata valuta l’animale sotto diversi aspetti (muscolo-scheletrico e bio meccanico, viscerale, vascolare, neurovegetativo e psicologico ) applicando delle tecniche manuali per correggere ciò che è in deficit, permettendo così al soggetto di recuperare un buon funzionamento generale , oltre che specifico. In ambito veterinario quattro sono le tecniche che vengono comunemente praticate:
Tecnica Strutturale
Utilizzata soprattutto per i dolori muscolari e osteoarticolari, per ottimizzare l’allineamento articolare e bilanciare il carico, infatti, soprattutto con l’età i nostri amici a quattro zampe possono avere problemi di tal genere;
Tecnica cranio sacrale
Attraverso la manipolazione in questa delicata zona riesce a ripristinare un corretto flusso, infatti l’osteopatia ritiene che la comunicazione tra le cellule del corpo avviene attraverso la linfa ed il sangue, una corretta manipolazione in questa zona migliora il circolo e quindi ripristina una normale comunicazione capace di attivare i meccanismi di guarigione. Questa teoria è anche conosciuta come legge dell’arteria suprema. Si utilizza questa tecnica anche per i problemi visivi e in caso di malocclusione;
Tecnica fasciale o miofasciale
Opera attraverso la manipolazione dei fasci muscolari considerati un tramite che protegge, sostiene e porta nutrimento alle viscere e allo scheletro;
Tecnica viscerale
Si occupa dei problemi che colpiscono gli animali a livello addominale. Questa tecnica viene applicata soprattutto sui rettili esotici.